que viva Chile

4 giorni in Chile. Buenos Aires- Santiago del Chile. Volo con la Romanelli per due ore, superiamo la cordigliera delle Ande ed eccoci arrivate nel paese di Neruda e Allende. Il mare di Vina del mar mi ha permesso un pisolino niente male, la sabbia mi ha massaggiato e le onde gelate del Pacifico mi hanno bagnato i piedi.  Ripenso a tutti i cani randagi di Valparaiso. Si perdono tra la gente indaffarata, nelle strade polverose e chiassose. Si conoscono tutti tra i mercati mattutini di frutta e artigianato. E la notte vagano in cerca di rifugio per ripararsi dal vento freddo. Come anime in pena. Chissà se tra loro si chiamano per nome e se si accorgono dei viaggiatori che ciondolano perdendosi tra gente estranea.E ora che a Valparaiso ho visitato la casa del poeta cileno, capisco come facesse ad essere così ispirato. Una visuale sull’oceano con mille case dei colori dell’arcobaleno attorno alla sua. Una camera da letto attorniata da vetrate luminose, una sedia a dondolo nel pavimento di legno, un piccolo bar e ti sembra di passare un’oretta con lui. Me ne vado via con “l’ode al pomodoro, alla cipolla e al carciofo” mentre sogno di fare dei quadretti per una mia ipotetica e fantomatica cucina, mentre “l’ode alla bicicletta” sarà da incorniciare e appendere in un salotto inventato dai meandri della mia mente.

Pinochet è andato via ieri e in certe cose sembra che sia ancora al governo. I carabinieri a cavallo  intervengono il venerdì notte nelle strade della capitale  a mettere ordine tra i giovani che investono le strade. Un ragazzo in divisa ordina a un amico cileno di buttare la birra appena iniziata. E a cena con Pamela e le sue amiche abbiamo parlato del loro passato recente che non è del tutto andato via e mi domandano come mai il popolo italiano non si ribelli a ciò che accade in Italia. “Qui si manifestava anche se ci ammazzavano e voi che aspettate??”. Bella domanda. Nano di merda!

Le ho trovate indipendenti e moderne, mamme e giovani. Eccoci a cantare, ridere e a parlare di uomini: argomento preferito dalle donne in tutto il mondo.

Il Cile è vivo e fresco. Mi sono ripresa dalla depressione post-Sardegna che mi aveva colpito appena rientrata qui e ora mi godo giorno per giorno questa super esperienza fatta di amicizie che si consolidano, di avventure, di viaggi, conoscenze internazionali e vitaaaa. Stasera c’è da cucinare per la festa di compleanno di Luca. Crostini, vino, pasta e salsicce. 

Penso a Filomeno il Cileno, mentre finisco di correggere i compiti della prima media sulle invasioni barbariche e tutti gli altri problemi non esistono più.

flogabry

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